a cura di Giorgia Andrei |
Seppure “a distanza”, il Festival del lavoro 2020, l’evento organizzato dal Consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del lavoro e dalla Fondazione Studi Consulenti del lavoro, tenutosi in formato virtuale il 23 ottobre, si è mostrato, come sempre, molto vicino all’attualità e alle esigenze della categoria.
Intitolata “L’Italia riparte dal lavoro”, la manifestazione ha necessariamente affrontato il tema della crisi innescata dalla pandemia e ha visto la partecipazione di diversi esponenti politici e rappresentanti istituzionali, a partire dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In un videomessaggio, il Primo Ministro, dopo aver ringraziato i consulenti per aver interpretato al meglio, in questo anno così complicato, “la vitale funzione di essere cinghie di trasmissione tra istituzioni e tessuto produttivo”, ha ricordato le misure indirizzate al mercato del lavoro contenute nella legge di bilancio: ampliamento del contratto di espansione, decontribuzione triennale per le assunzioni degli under 35 in tutta Italia, fiscalità di vantaggio per chi investe nelle regioni del Sud, taglio del cuneo fiscale, conferma della Cassa integrazione nei settori che hanno registrato pesanti perdite, un fondo per ristorare gli imprenditori dei settori maggiormente danneggiati dalla pandemia. Conte ha aggiunto che in cantiere ci sono anche una riforma fiscale e una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, elementi del più ampio Recovery Plan.
La voce del Governo è stata espressa anche da Francesco Boccia, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico, e Antonio Misiani, Viceministro Economia e Finanze. Dal mondo politico e istituzionale sono intervenuti il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il Vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, e Alessandro Visparelli, Presidente di Enpacl.
C’è stato spazio anche per un confronto tra Matteo Salvini, segretario della Lega, e Andrea Orlando, Vicepresidente del PD. “Serve un’unica procedura per la cassa integrazione, perché il lavoro si tutela con la semplificazione e, quindi, con un unico strumento di ammortizzazione sociale”, ha detto Salvini, che ha anche accennato a una proposta di legge sull’equo compenso, tema già toccato anche dalla ministra Catalfo, e sul fondo perduto per professionisti. “Sono d’accordo a un confronto sull’equo compenso e non ho problemi a firmare una proposta di legge con l’opposizione, tanto più che il concetto è stato introdotto da una mia misura quando ero ministro della Giustizia”, ha risposto Orlando, sottolineando anche la necessità di mantenere in questa fase critica il doppio strumento Cig e blocco dei licenziamenti per alcuni settori.
Equo compenso per i professionisti
A sintetizzare quanto emerso dai diversi interventi è stata la Presidente dell’Ordine, Marina Calderone, che ha riportato l’attenzione anche sulle problematiche più pratiche di chi di lavoro si occupa quotidianamente: “Lavorerò insieme alle altre categorie professionali sulla possibilità di una proposta di legge comune tra le forze in Parlamento sull’equo compenso per i professionisti, che deve essere una nostra priorità, così come il sostegno al lavoro autonomo e professionale”.
Calderone ha ricordato anche “la partita dei finanziamenti alle attività degli autonomi attraverso le nostre Casse di previdenza” e ribadito come il rinvio della scadenza del modello 770/2020 “servirebbe a far respirare un po’ i nostri studi”.
Il Festival del Lavoro è stato infine l’occasione per presentare il documento “L’Italia riparte dal Lavoro – Le proposte dei Consulenti del Lavoro per una ripresa reale”.
La pubblicazione, consultabile sul sito www.festivaldellavoro.it, riporta una serie di interventi che i Consulenti indicano come urgenti e che riguardano semplificazione delle regole e degli istituti del lavoro, nuovi modelli organizzativi, riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive, misure per garantire maggiore regolarità per combattere il sommerso.